Il termine “Diverse” comporta una molteplicità di significati: diverso, vario, variegato, diversificato, svariato, differente, molteplice. Così la locuzione “Think Diverse” diventa una esortazione a mettersi in discussione, a scardinare i Bias che attraverso convenzioni e abitudini condizionano ognuno di noi, bloccandoci in ruoli precostituiti che ci imprigionano nella recita di un copione che non abbiamo scritto; al contempo e di conseguenza “Think Diverse” rappresenta una apertura al mondo, ma soprattutto all’altro, alle sue infinite declinazioni, che diventano strumenti per una più profonda coscienza di sé.
Il 31 maggio 2022 si è concluso il progetto LOL – Learning Operative Lab, pensato, scritto e diretto da Skill Up, finanziato da Erasmus+ e realizzato da un ampio partenariato europeo , composto da 5 partner per 5 Paesi: oltre all’Italia (Skill Up), hanno partecipato la Spagna (INDEPCIE), l’Austria (ALP – activating leadership potential), la Repubblica Ceca (Talent Center International) e la Turchia (PUHU Reasearch & Consulting).
QUI è possibile trovare il Portfolio di Offerta formativa sulle Soft Skills messo a punto dai partner nel corso del progetto, disponibile gratuitamente.
Il 19 maggio 2022 sarà una giornata importante per Skill Up. Da anni ci stiamo impegnando per mettere a punto nuovi metodi e strumenti formativi, per fare innovazione nell’ambito della formazione, e finalmente presenteremo dei risultati concreti: un Portfolio di 5 pratiche formative innovative per lo sviluppo di Soft Skills, basate sull’Intelligenza Emotiva applicata agli ambiti del Sé, dell’Altro e del Mondo.
Dopo la presentazione, le pratiche formative saranno condivise e messe a disposizione gratuitamente per la comunità internazionale dei formatori.
Oggi…
le persone sono esposte a più informazioni che mai e diventano esse stesse “pacchetti di informazioni” per il libero mercato.
Oggi…
tutti sanno tutto, basta fare una capatina su Wikipedia, chi come lettore, chi come scrittore (alla ricerca vana della costruzione di un’ agiografica identità).
La comunità di pratica è l’effetto visibile di reciproci avvicinamenti di soggetti diversi che ragionano su esperienze legate ad un tema collettivamente identificato e professionalmente sensato. Nella parola “comunità”, che mi fa venire in mente quei dieci ragazzi che fuggirono da una Firenze devastata dalla peste per ritirarsi a novellare protetti da mura sicure, è compreso anche il termine accomunare, che apprezzo molto di più, l’idea cioè di persone accomunate dall’interesse di dare più valore alla propria attività lavorativa mettendo in comune conoscenze, visioni o progetti senza confini solidi, senza la necessità di autoescludersi ma inserendosi nel contesto di riferimento (dalle piccole imprese alle grandi organizzazioni) con l’intento di favorire azioni migliorative.